La storia
Brevi cenni sulla costruzione della sede di via Francavilla
Dopo diverse proposte a partire dai primi del Novecento, nel 1927, il Provveditorato alle OO PP per la Puglia, inizia a cercare il luogo più adatto per la costruzione dell’edificio scolastico. Si decide così che la proprietà del fondo Aia della Signora Rosa Lodedo, è idonea per la costruzione dell’edificio scolastico, per ragioni di vicinanza al centro abitato e di economia,Solo l’anno successivo[1] il Podestà conferisce all’Ing. Salvatore Bernardini di Lecce, considerata la provata capacità professionale dell’Ing., l’incarico della compilazione del progetto definitivo dei lavori e delle provviste occorrenti per la costruzione dell’edificio scolastico.Nella stessa delibera si fa riferimento sia al progetto del 1912, non più eseguito per la sopravvenuta mancata disponibilità dell’area designata, sia all’incarico dato allo stesso ingegnere S. Bernardini di esaminare la possibilità di adattamento ad uso d’aule scolastiche dei locali del soppresso carcere mandamentale, adattamento che fu escluso per ragioni tecniche e perché insufficiente ai bisogni del comune.Il progetto dell’opera comprendeva venti aule scolastiche con palestra e locali accessori per il custode, vestiboli, direzione, museo didattico, sala per esami, per riunioni, ecc…., per l’importo complessivo di £ 1.242.000,00 fra provviste, lavori, prezzo dell’area, di progetto, direzione, sorveglianza, misura, collaudo e imprevisti[2].Il progetto, per un importo complessivo di £ 1.260.000,00, fu approvato con decreto 6 novembre 1929 n. 15682 del R. Provveditorato alle OO PP.L’opera è stata finanziata fino a quel momento con due prestiti di complessive £ 500 mila ed era in corso “la pratica per l’occupazione forzata dell’immobile” o meglio, del terreno.Finalmente nel luglio del 1934 l’edificio scolastico è praticamente pronto. Il nuovo edificio scolastico è pronto, ma ora bisogna arredarlo per poter accogliere le classi all’inizio del nuovo anno scolastico. Dopo aver effettuato una ricognizione del materiale utilizzabile già esistente, risulta che necessitano almeno altri 400 banchi a due posti e 20 scrivanie con relative sedie e pedane.Il 1°ottobre 1934 la maestra Maria Fontana Ricci sul Giornale della Classe quinta femminile annota la riapertura della scuola e la riunione degli insegnanti presieduta dal maestro fiduciario G. Crescenzio. In questa occasione vengono assegnate le classi e le aule del nuovo edificio scolastico.Il trasferimento di fatto avverrà solo dopo l’inaugurazione ufficiale.Il 2 ottobre 1934 la stessa maestra scrive sul Giornale della classe : “Il nuovo edificio è un’opera degna del Regime Fascista. Maestoso, bello; accoglierà i bimbi di Mussolini ed essi cresceranno nel nuovo ambiente sano e gaio, forti e valorosi, addestrati per le conquiste del domani. Aule grandi, larghe, finestre, corridoi lunghissimi e larghi; palestra coperta, cortili vastissimi; acqua del Sele; lavandini igienici; c’è tutto ciò che si possa desiderare per dire: Ecco una scuola ideale. L’arredamento? Per ora contentiamoci dell’indispensabile: il tavolino, la sedia, la lavagna, i banchi. (Chi si contenta gode).L’inaugurazione ufficiale del nuovo edificio avviene domenica 28 ottobre 1934 alla presenza di S. E. il Prefetto,delle Autorità civili e religiose locali, di insegnanti, delle piccole italiane, dei Balilla, degli avanguardisti ecc…Sempre la maestra Maria Fontana Ricci, il 29 ottobre 1934, sul Giornale della Classe quinta femminile, a proposito dell’inaugurazione ufficiale del nuovo edificio scolastico, così scrive: “Inaugurazione del nuovo edificio scolastico con l’intervento di S. E. il Prefetto della Provincia di Brindisi e di altri Gerarchi del Fascio. Presenti le Autorità Civili e Religiose locali, gli insegnanti, un gruppo di Piccole Italiane, di Balilla, di Avanguardisti. Nell’aula della Direzione il Rev. Arciprete ha letto un bel discorso intonato a veri sentimenti religiosi e patriottici. Il maestro fiduciario G. Crescenzio pure ha pronunziato un elevato discorso patriottico d’occasione e ha interessato il nuovo Prefetto dei bisogni della scuola, ottenendo plauso e promesse”.La maestra Ermelinda Elia il 28 ottobre 1934 annota sul Giornale della classe terza femminile, nella parte relativa alla cronaca ed osservazioni dell’insegnante sulla vita della scuola, riporta la notizia dell’inaugurazione dell’edificio scolastico con queste parole: “Anniversario della marcia su Roma. Si inaugura il nostro nuovo edificio scolastico. Viene il Prefetto e tutte le Autorità civili e politiche del paese. Anche l’arciprete ha benedetto non solo l’edificio, ma ha fatto anche un bel discorso”.La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 31 ottobre riporta la notizia nella cronaca di Brindisi. In quei giorni, infatti, diverse sono le inaugurazioni di opere pubbliche in ricorrenza della marcia su Roma in nome del Duce. Nel 1938 la scuola viene consacrata al Sacro Cuore di Gesù con una grande cerimonia svolta in palestra. Ancora oggi se ne conserva il quadro.Purtroppo lo scoppio della guerra e l’occupazione dell’edificio scolastico da parte delle truppe tedesche nel periodo che va dal novembre 1942 al settembre 1943, costrinsero alunni e docenti ad ulteriori peregrinazioni ed a una riduzione dell’orario a due ore al giorno (19 dicembre 1942). Il 9 marzo del 1943 l’edificio è circondato da materiale bellico e gli scolari sono molto attirati dai cavalli per i quali gli atri dell’edifici stati trasformati in scuderie provvisorie.L’edificio scolastico, dopo la ritirata dei tedeschi, non tornò subito a svolgere la funzione per cui era nato, ma per altri due anni fu occupato dalle truppe italiane.La palestra invece era stata già data dal maggio 1943 in fitto per uso temporaneo di sala cinematografica,Nel settembre del 1949 si inizia a parlare della costruzione di un secondo edificio delle scuole elementari.
(Si ringrazia la professoressa Maria Carla Maggiore)
Brevi cenni sulla sede di via Toniolo
Probabilmente la prima delibera del consiglio comunale in fatto di istruzione secondaria è quella del 16 marzo 1924, quando il consiglio comunale, “vista la necessità di assicurare il mantenimento di qualsiasi scuola media” deliberava l’istituzione della 6ª, 7ª ed 8ª classe dotandole, a carico della finanza comunale, dei mezzi didattici e del personale sussidiario occorrente[1].In realtà fino al 1943, Ceglie Messapica era rimasta completamente priva di una scuola secondaria, che, almeno per gli anni delle medie, non costringesse i suoi ragazzi a prepararsi privatamente o a frequentare fuori della propria città, con grave disagio economico. Fu il sacerdote e filosofo Oronzo Suma che diede una risoluzione al problema. Infatti, insieme ad altri volenterosi, si adoperò con tutti i mezzi affinché sorgesse, a Ceglie Messapica, una Scuola Media Comunale, autorizzata nel 1943, con a capo, con l’incarico di Preside, lo stesso Suma. L’Amministrazione Comunale mise a disposizione i locali di via Ospedale Vecchio n. 12 e il tutto ebbe avvio, in serenità, grazie al clima amichevole che generava il Preside Suma. La Scuola Media ‘G. Pascoli’ ottenne, con Decreto 6033 del 15 giugno 1946 e con decorrenza dal 1° ottobre 1945, il riconoscimento legale. A partire da quella data, gli alunni di Ceglie non sostennero più gli esami da esterni presso la Scuola Media di Francavilla Fontana. Il 15 novembre 1949, per concessione del Ministro della P.I., la Scuola Media di Ceglie Messapica divenne Statale (S.M.S.), però, è da precisare, non ancora autonoma, ma come sezione staccata della Scuola Media Statale di Ostuni. Nel 1953 (1°ottobre), la Scuola Media di Ceglie divenne ‘autonoma’ e il preside incaricato della nuova scuola fu la prof.ssa Lucia Palazzo. Nel 1959 nasce la scuola media intitolata al poeta Pascoli. Nel 1963 si ebbe, secondo la Legge del 31 dicembre 1962, n.1859, l’istituzione della ‘Nuova Scuola Media’, obbligatoria e gratuita per tutti. Sempre nel 1963, la Scuola Media ‘Leonardo Da Vinci’, nata come Avviamento Professionale, si trasformò in scuola media unica con sede in via Toniolo intitolata in seguito “Leonardo da Vinci”. Nell’anno scolastico 2000-2001 ci fu la fusione della ‘G. Pascoli’ e della ‘Leonardo da Vinci’, sotto la prima denominazione, ma con sede centrale in via Toniolo, sotto la direzione del Dirigente Scolastico Giovanni Maglieri, cui seguirono i Dirigenti Luca Dipresa ( a.s. 2004/2005 ) e Francesco Nisi ( aa.ss. 2005/2006 – 2006/2007 ) Dall’a. s. 2007/2008 la Scuola è stata diretta da Pietro Federico, già docente di Lettere nella stessa Istituzione Scolastica ( Corso A ) per ben 23 anni consecutivi.Attualmente (a.s. 2020/21) la Scuola Secondaria di primo Grado è diretta dal Dirigente scolastico prof. Stefano Macchia.
[1] Si tratta di Scuole uniche rette da un solo insegnante affidate ad enti di cultura che le gestivano per delega dello Stato ed a carico di esso.
(Si ringrazia la professoressa Maria Carla Maggiore)